lunedì 9 maggio 2011

Bmw Serie 5 Touring 520d Futura


Rinnovata da poco, questa grande wagon tedesca è cresciuta un po’ in lunghezza e offre un bagagliaio più ampio e pratico; eppure – proprio in considerazione delle dimensioni esterne – ci si aspetterebbe un abitacolo ancora più spazioso. Silenziosa e confortevole, è spinta da un 2.0 turbodiesel che assicura la giusta vivacità assieme a consumi contenuti.
 Le sue notevoli doti stradali possono essere ulteriormente incrementate aggiungendo raffinati optional quali le sospensioni elettroniche e le quattro ruote sterzanti, ma così facendo il prezzo finale – che per la ricca Futura non è certo contenuto – lievita ulteriormente.

La linea filante dissimula le rilevanti dimensioni di questa famigliare (491 cm di lunghezza, 7 in più di quella del vecchio modello), che in fatto di eleganza ha poco da invidiare alla berlina dalla quale deriva. Tuttavia, l’abitabilità – seppure molto buona in assoluto – è inferiore a quanto ci si aspetta da una wagon così grande: in quattro si viaggia comodi, ma l’eventuale passeggero posteriore centrale viene disturbato dal tunnel. Ottimo il bagagliaio, più pratico che in passato e con 60 litri di capienza in più.
  
Il 2.0 turbodiesel da 184 CV assicura un tiro sempre vivace a patto di tenerlo su di giri mettendo spesso mano all’efficiente cambio manuale a sei marce. Questo quattro cilindri si fa apprezzare anche per i consumi, che tenuto conto della stazza della vettura (1.710 kg) e delle prestazioni sono tutt’altro che esagerati (anche se i 19,6 km/l dichiarati dalla BMW appaiono a dir poco ottimistici).

Le qualità stradali della 520d Touring sono notevoli, ma diventano ancor più incisive se si mette mano al portafogli per avere l’Integral Active Steering (che grazie alle quattro ruote sterzanti migliora il comportamento in curva), le sospensioni elettroniche DDC (in posizione Comfort permettono viaggi comodissimi, mentre in Sport riducono drasticamente il rollio favorendo l’agilità) e i cerchi di 18”, che rendono l’assetto quasi sportivo. Tutti accessori, quelli appena citati, presenti nell’esemplare in prova.

Se anziché scegliere la ricca Futura (che, comunque, fa pagare a parte le barre sul tetto e il portellone con telecomando) si opta per l’allestimento base, è possibile risparmiare svariate migliaia di euro, ma si deve rinunciare a una dotazione da vera ammiraglia, che oltre agli utilissimi sensori di parcheggio con telecamera davanti e dietro, comprende il navigatore, gli interni in pelle e i fari bixeno.

Un salotto veloce
Nel traffico cittadino e in manovra emerge qualche difficoltà dovuta alle rilevanti dimensioni della carrozzeria e al raggio di sterzo troppo ampio, ma il comfort è impeccabile anche sul pavé. Fra le curve la maneggevolezza è ottima, soprattutto in considerazione della stazza dell’auto, e regolando le sospensioni in modalità Sport il piacere di guida non manca. L’ottima insonorizzazione dell’abitacolo ne fa un vero “incrociatore” da autostrada: il motore quasi non si sente, e non disturbano nemmeno il rumore delle gomme e i fruscii aerodinamici. Nonostante la stazza e le prestazioni, i consumi non sono elevati.
In città
Lo sterzo non è troppo duro a bassa velocità e neppure il cambio affatica (ma non altrettanto si può dire della frizione); inoltre, le sospensioni sono efficaci anche sul pavé: il comfort non delude. Ma questa wagon, in città, è impacciata a causa delle sue rilevanti dimensioni e del raggio di sterzata troppo ampio, che rende impegnative le manovre negli spazi angusti. In ogni caso i sensori di distanza e le telecamere (di serie) aiutano. E non solo nei parcheggi.

Fuori città
La maneggevolezza – considerata la stazza della vettura – è più che soddisfacente, e se si regolano le sospensioni in modalità Sport migliora ulteriormente: complice l’ottima risposta dello sterzo, gli inserimenti in curva risultano rapidi e precisi a tutto vantaggio di chi in una famigliare cerca anche una guida divertente; in ogni caso le reazioni risultano sempre ben controllate dall’Esp (se lo si esclude, al limite emerge una certa tendenza al sovrasterzo. Se, invece, si vuole andare tranquilli c’è la posizione Comfort, che esalta le capacità di filtrare buche e irregolarità dell’asfalto. Buone notizie sul fronte dei consumi: si sfiorano i 15 km/l.

In autostrada
Sedili comodissimi, sospensioni capaci di “cancellare” giunzioni e rattoppi del manto asfaltato, il motore che a 130 orari lavora quasi senza farsi sentire: a bordo dellaSerie 5 Touring i viaggi scorrono nel massimo comfort, complice il fatto che anche i fruscii aerodinamici e il rumore di rotolamento delle gomme restano fuori dall’abitacolo. Tutt’altro che pigro in ripresa – in sesta riprende con vigore sin da 80 km/h – il turbodiesel tedesco si conferma parco (13,5 km/l) e questo va a tutto vantaggio dell’autonomia. Adeguati alle aspettative lo sterzo, preciso anche in velocità, e i freni, potenti e tenaci sotto sforzo.

Raffinatezza da godere in quattro
L’abitacolo, dallo stile rigoroso ed elegante, è realizzato con materiali di prima qualità e assemblato con cura certosina; razionale anche la concezione del cruscotto, semplice ma completo, e dei comandi, facilmente individuabili e sufficientemente intuitivi da utilizzare. Nonostante le generose dimensioni esterne, però, l’abitabilità è solo discreta e dietro viaggiano comode soltanto due persone; molto pratico e spazioso, invece, il bagagliaio.
Plancia e comandi
La qualità dei materiali è inappuntabile come il livello degli assemblaggi, curati sin nei minimi dettagli, e l’aspetto è quello tipico stile BMW, lussuoso ma senza ostentazioni. D’impostazione classica pure il cruscotto, che, però, è generoso di informazioni: prevede l’utile termometro dell’olio, e nell’indicatore di consumo c’è una zona blu che si accende in rilascio segnalando l’attività del sistema di recupero di energia (carica la batteria “senza sprechi”). La stessa, razionale impostazione è riservata ai comandi, semplici da individuare e da utilizzare: la maggior parte delle funzioni di bordo si controlla con una grossa manopola nel tunnel circondata da sette tasti.

Abitabilità
Davanti lo spazio non manca, anche se il voluminoso tunnel fa sentire un po’ “incassati” gli occupanti delle comode poltrone Comfort (optional), provviste di regolazioni elettriche che includono quella della lunghezza della seduta e dell’inclinazione dello schienale separata fra la zona bassa e quella superiore. La presenza del tunnel rappresenta un fastidio anche per l’eventuale passeggero posteriore centrale, che va ad aggiungersi al fatto che il divano è sagomato per accogliere al meglio soltanto due persone (che possono disporre pure del comodo bracciolo centrale estraibile, provvisto di ripostiglio e porta lattine); buona l’accessibilità: le porte sono più alte che nella berlina.

Bagagliaio
L’imboccatura è ampia, la soglia a filo del piano di carico e, per giunta, l’accesso è facilitato dal tendalino che si solleva da sé quando si apre il portellone, e anche se lo spazio in altezza non è abbondantissimo la capacità è notevole e si sfrutta con facilità; comoda, per caricare oggetti piccoli e leggeri, la possibilità di aprire soltanto il lunotto. Se necessario il divano si reclina in un attimo (basta agire su una coppia di leve), e senza che si formino fastidiosi gradini sul pavimento. Peccato che per avere i binari e la rete laterale per fissare i bagagli si debba acquistare il pacchetto portaoggetti.

La tecnologia l’aiuta
Oltre alle cinque stelle di valutazione globale e agli elevati punteggi relativi alla salvaguardia degli occupanti e dei pedoni, la berlina tedesca ha ottenuto il massimo punteggio per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida: oltre ai dispositivi elettronici indispensabili, la dotazione di serie contempla anche il cruise control con radar di distanza e i fari allo xeno. Ampia e variegata pure la scelta di optional “tecnologici” che aumentano la sicurezza.  
Per quanto riguarda l’indispensabile – ossia l’Esp e il set di airbag – la dotazione di serie è completa, e le qualità dinamiche sono al di sopra di ogni sospetto anche senza dover aggiungere optional quali le quattro ruote sterzanti e le sospensioni attive; inoltre, nel prezzo sono inclusi non solo i fendinebbia, ma anche i fari bixeno e il cruise control attivo (grazie a un radar permette di mantenere automaticamente la distanza di sicurezza dal veicolo che precede). A pagamento si possono avere i sensori di monitoraggio della pressione delle gomme, l’head up display (che proietta all’interno del parabrezza le principali informazioni del cruscotto), nonché i sensori di sorpasso pericoloso e di superamento involontario di corsia. Alle cinque stelle (il massimo) ottenute nei crash test EuroNcap corrispondono punteggi parziali del 95% per la protezione degli occupanti, dell’83% per i bambini seduti su seggiolini Isofix e del 78% per la tutela dei pedoni in caso di investimento (un valore, questo, superiore alla media). La presenza di raffinati sistemi di assistenza alla guida giustifica la valutazione massima (100%) relativa a quest’ultimo aspetto.

La “ricchezza” ha il suo prezzo
Con i suoi quasi cinque metri di lunghezza non è l’ideale per la città, ma fra le curve sa emozionare con uno sterzo preciso e un’impeccabile tenuta di strada; adeguato alla bisogna il 2.0 a gasolio, discretamente brillante e poco assetato. Silenziosa e confortevole nei lunghi viaggi, la 5 Touring  ha un baule capiente e pratico ma l’abitacolo è “giusto” solo per quattro adulti, mentre in cinque si sta strettini. È una buona scelta per chi vuole una famigliare rifinita di tutto punto e bene equipaggiata, anche se costa cara, tanto più se si decide di arricchirla attingendo dall’invitante lista degli optional.
Assieme alla praticità del bagagliaio ampio e ben sfruttabile offre classe ed eleganza; tuttavia, rispetto ad altre grandi wagon risulta meno adatta alle famiglie numerose: la forma del divano e la presenza del massiccio tunnel centrale la rendono comoda soltanto per quattro adulti, mentre in cinque si deve fare qualche sacrificio. Comodissima nei lunghi viaggi, a dispetto delle dimensioni e del peso rilevanti risulta agile fra le curve: il piacere di guida non manca neppure per questa versione spinta dal “piccolo” 2.0 turbodiesel, discretamente grintoso, ottimamente insonorizzato e anche parco nei consumi. Materiali e qualità costruttiva sono ai massimi livelli, e l’allestimento Futura offre una dotazione completa. Peccato che il prezzo non sia certo da offerta speciale, senza contare che, in più, vanno considerati gli optional: sebbene il manuale a sei marce di serie abbia un funzionamento impeccabile, rinunciare alla comodità del cambio automatico a otto marce è difficile, e anche“chicche” come le sospensioni attive e le quattro ruote sterzanti sono tentazioni alle quali è difficile resistere.

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